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mercoledì 22 aprile 2009

L'informazione senza giornalisti: il caso di Google News

logo e pagina di Google News
La rete, con le sue caratteristiche di multimedialità, interattività e personalizzazione, sta sviluppando sistemi d'informazione molto diversi da quelli tradizionali. Dopo i giornali online (quotidiani e periodici), i blog e i social network, il motore di ricerca Google ha lanciato una nuova tendenza: l'informazione senza giornalisti. Nell'autunno 2002 ha varato il progetto Google News, sito d'informazione che categorizza, riportando fonte e ora di pubblicazione, articoli raccolti da più di 400 media, distribuiti in tutto il mondo. Le pagine vengono aggiornate più volte al giorno come nei quotidiani online, ma non tutti gli utenti sanno che non è previsto alcun intervento giornalistico: la tecnica di catalogazione dell'informazione si basa su alcuni algoritmi matematici. Questo metodo viene presentato da Melissa Mayer, direttore di Google News, come un'opportunità di obiettività totale: "Ci sono tre criteri di selezione [degli articoli]: credibilità della fonte, attualità dell'argomento, numero di articoli comparsi su internet per quella determinata storia", e nessuna linea politica o editoriale può influenzare la gerarchizzazione fatta dalla macchina.

In realtà, la scelta dei parametri non può essere totalmente neutrale e indipendente, poiché comunque viene effettuata da operatori addetti. Inoltre, nel sistema del giornalista-robot, chi pensa a garantire la voce delle minoranze e di chi non ha accesso alle nuove tecnologie? Dove finiscono le notizie curiose, ma ritenute "non quotate" dal server?

E soprattutto, il giornalismo può diventare una mera questione di matematica?

4 Commenti:

Blogger Unknown ha detto...

Salve!
Credevo che la Meyer fosse quella dei vampiri che sbarluccicano al sole comunque grazie dell'informazione!
Il giornalismo può diventare questione di numeri?
Non dovrebbe succedere, certo, però a quanto pare è ciò che sta succedendo e, coincidenza, ne ho parlato sul mio primo post.
A risentirci!
MB

24 aprile 2009 alle ore 07:05  
Blogger ALLE ha detto...

Ipoteticamente è un meccanismo con buone probabilità di riuscita, ma il terzo criterio di selezione non mi convince. Se ci basiamo infatti sul numero di articoli comparsi su internet inerenti ad un determinato fatto, incoscientemente daremo più risalto a notizie che hanno fatto il giro dei media, piuttosto che ad un paio di news che timidamente si ritagliano un loro angolino.

25 aprile 2009 alle ore 06:23  
Blogger Unknown ha detto...

Giusto o sbagliato che sia il meccanismo, Google News dà un grande risalto alle notizie che seleziona. E' un mezzo molto potente. Io l'ho utilizzato per lavoro durante il tirocinio e, in alcune circostanze, è stato utile per rintracciare notizie che non avevamo. A volte, però, offre anche risultati di scarsa utilità, forse proprio perchè è un sistema automatico.

29 aprile 2009 alle ore 05:26  
Blogger Chiara Zaccardi ha detto...

Io credo che Google News possa essere molto utile per cercare velocemente notizie su uno stesso argomento, però la qualità della selezione potrebbe migliorare se si staccasse maggiormente dal sito di base, che è appunto "solo" un motore di ricerca, e non un sito d'informazione. Proprio perché parte da un nome tanto conosciuto potrebbe puntare su una qualità altissima, piuttosto che automatizzare tutto.

P.s. I miei rispetti alla Meyer con la E!

29 aprile 2009 alle ore 09:02  

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