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Località: Parma, Parma, Italy

martedì 12 maggio 2009

ISTITUZIONI SUL WEB

palazzo Chigi

I siti web delle istituzioni, pur occupandosi di comunicazione interna e indipendente (danno notizie su se stessi), hanno un gran seguito di utenti perché rappresentano una fonte d’informazione diretta ed attendibile. Quelli più importanti e visitati sono soprattutto i siti web dei Governi dei vari Paesi.
Il sito del Governo Italiano ha più di un milione di utenti ed presenta un’impostazione tradizionale, statica, nel totale rispetto delle regole di accessibilità e di usabilità. Anche quello spagnolo è molto serio e rigoroso, ha un fortissimo senso istituzionale con copertura di tutti gli elementi economici e politici. Il sito del governo inglese è invece molto più immediato ed ha una grafica simile a quella di un blog. Quello francese è addirittura esagerato nella sua grafica coloratissima, il volto del premier Sarkozy in primo piano e, sul fondo, sezioni che richiamano le televendite.
Nella gestione di questi portali lavora un team di persone spesso molto ampio. Ciò perché, da un lato, un sito di questo tipo, essendo legato ad alla pubblica amministrazione, può disporre di più fondi di un privato da dedicarvi, e dall’altro lato perché il web (e quindi la visibilità sul web) rappresenta un ottimo, potenziale, raccoglitore di consensi. Se infatti il grado di fruibilità e di aggiornamento sono alti e frequenti l’utente si sentirà soddisfatto e non sarà incoraggiato a trovare altre fonti sullo stesso argomento, “accontentandosi” di quelle, sicuramente favorevoli per l’istituzione in questione, che ha già letto.
Di contro, i difetti più visibili sono la scarsa innovazione, quasi contro natura e contro tradizione, ed il fatto che spesso il sito è influenzato e rispecchia il leader politico del momento.

Al di fuori dell’ambito governativo, un ottimo esempio di sito istituzionale è quello della nostra Protezione Civile: molto immediato, dinamico, vivace e piacevole, tiene sempre al corrente il proprio utente degli interventi effettuati sul territorio nazionale.

5 Commenti:

Blogger Vicente ha detto...

Personalmente non userei mai un sito istituzionale per informarmi sull'operato del governo. Come potrebbe non essere parziale?

12 maggio 2009 alle ore 06:42  
Blogger Paola Palmisano ha detto...

Chiara sono d'accordo con te sul fatto che i siti governativi rispecchiano molto la parte che è al governo, quindi credo anch'io che l'informazione che danno sia parziale. Preferisco consultare un giornale online per avere informazioni che riguardano anche le istituzioni.

12 maggio 2009 alle ore 07:06  
Blogger Chiara Zaccardi ha detto...

Anch'io sono d'accordo sul fatto che questi siti, per forza di cose, danno informazioni che favoriscono l'operato dell'istituzione (sarebbe strano il contrario), ma credo che possano essere utili perché pubblicano dossier, rassegne stampa e provvedimenti. Almeno lì la parzialità è limpida, mentre su molti altri mezzi di comunicazione è subdola e ancora più sgradevole. Non credo esista un'informazione imparziale e apolitica.

12 maggio 2009 alle ore 12:18  
Blogger Unknown ha detto...

Mah, io ho utilizzato qualche volta il sito del Ministero dell'istruzione ed è stata una pessima esperienza. Cercavo dei testi di decreti legge e non riuscivo a trovarli. Forse, dato il disastro che stanno combinando, li vogliono tener nascosti di proposito...

14 maggio 2009 alle ore 05:23  
Blogger Alberto Rugolotto ha detto...

Certo, i siti istituzionali sono utili per la documentazione disponibile (anche se di difficile utilizzo, come ha detto Annarita), ma non dimentichiamo che gli stessi documenti sono presenti e disponibili anche sui quotidiani on line, come Repubblica e Corriere.
Quindi: o il sito istituzionale si apre ad un diretto contatto con l'utente-cittadino (come in America e Inghilterra), oppure non serve a niente.

14 maggio 2009 alle ore 11:12  

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